Questo è uno strano caso che si differenzia dagli altri dello stesso tipo in virtù della serietà della sua fonte.
L’articolo che lo racconta, infatti, è stato pubblicato sul British
Medical Journal, rivista che viene generalmente considerata come una delle
quattro riviste mediche più autorevoli, insieme a New England Journal of
Medicine, The Lancet e Journal of the American Medical
Association.
L’articolo originale, dal titolo “Un caso difficile: diagnosi fatta da voci allucinatorie” è stato
pubblicato sul British Medical Journal nel 1997 dallo psichiatra che aveva avuto
in cura la donna, il dott. Ikechukwu Obialo Azuonye.
La storia è questa: una donna inglese, precedentemente in
buona salute e senza sintomi, mentre era a casa a leggere, udì una voce
distinta nella sua testa. La voce le disse: " Per favore, non avere paura.
So che deve essere scioccante per te sentirmi parlare in questo modo, ma questo
è il modo più semplice che potevo pensare. Il mio amico e io vorremmo aiutarti
" .
Le voci le dissero che aveva qualcosa che non andava per
cui doveva ricevere un trattamento medico immediato .
Le dettero anche un indirizzo a cui recarsi. Il marito l’accompagnò
all’indirizzo indicato e, una volti giunti lì, scoprirono che si trattava del
reparto tomografia computerizzata di un grande ospedale di Londra.
Allora le voci le dissero di andare a chiedere una
scansione del cervello per due motivi: aveva un tumore al cervello e il suo
tronco cerebrale era infiammato.
Quando la scansione fu effettuata rilevò la presenza di
una massa frontale posteriore che aveva tutte le apparenze di un meningioma.
La donna si operò subito e, quando riprese conoscenza dopo
l'operazione, sentì nuovamente le voci che le dissero: "Siamo lieti di
averti aiutato. Arrivederci."
Non ci furono complicazioni postoperatorie e le voci
allucinatorie che aveva sentito nella sua testa non tornarono più.
Come ha rilevato nel suo articolo il dott.
Azuonye: “E’ noto che le lesioni intracraniche possono essere associati a
sintomatologia psichiatrica . Ma questo è il primo e unico caso mi sono
imbattuto in cui le voci allucinatorie hanno cercato di rassicurare il paziente
della loro genuino interesse per il suo benessere, hanno offerto una diagnosi
specifica (non c'erano segni clinici che avrebbero allertato chiunque di tumore),
le hanno indicato il tipo di ospedale meglio attrezzato per affrontare il suo
problema, hanno espresso il piacere di aver finalmente ricevuto il trattamento
che desideravano per lei, dicendole addio, e successivamente sono scomparse.”
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