mercoledì 7 maggio 2014

Una diagnosi dall'aldilà

Questo è uno strano caso che si differenzia dagli altri dello stesso tipo in virtù della serietà della sua fonte.
L’articolo che lo racconta, infatti, è stato pubblicato sul  British Medical Journal, rivista che viene generalmente considerata come una delle quattro riviste mediche più autorevoli, insieme a New England Journal of Medicine, The Lancet e Journal of the American Medical Association.
L’articolo originale, dal titolo “Un caso difficile: diagnosi fatta da voci allucinatorie” è stato pubblicato sul British Medical Journal nel 1997 dallo psichiatra che aveva avuto in cura la donna, il dott. Ikechukwu Obialo Azuonye.
La storia è questa: una donna inglese, precedentemente in buona salute e senza sintomi, mentre era a casa a leggere, udì una voce distinta nella sua testa. La voce le disse: " Per favore, non avere paura. So che deve essere scioccante per te sentirmi parlare in questo modo, ma questo è il modo più semplice che potevo pensare. Il mio amico e io vorremmo aiutarti " .
Le voci le dissero che aveva qualcosa che non andava per cui doveva ricevere un trattamento medico immediato .
Le dettero anche un indirizzo a cui recarsi. Il marito l’accompagnò all’indirizzo indicato e, una volti giunti lì, scoprirono che si trattava del reparto tomografia computerizzata di un grande ospedale di Londra.
Allora le voci le dissero di andare a chiedere una scansione del cervello per due motivi: aveva un tumore al cervello e il suo tronco cerebrale era infiammato.
Quando la scansione fu effettuata rilevò la presenza di una massa frontale posteriore che aveva tutte le apparenze di un meningioma.
La donna si operò subito e, quando riprese conoscenza dopo l'operazione, sentì nuovamente le voci che le dissero: "Siamo lieti di averti aiutato. Arrivederci."
Non ci furono complicazioni postoperatorie e le voci allucinatorie che aveva sentito nella sua testa non tornarono più.

Come ha rilevato nel suo articolo il dott. Azuonye: “E’ noto che le lesioni intracraniche possono essere associati a sintomatologia psichiatrica . Ma questo è il primo e unico caso mi sono imbattuto in cui le voci allucinatorie hanno cercato di rassicurare il paziente della loro genuino interesse per il suo benessere, hanno offerto una diagnosi specifica (non c'erano segni clinici che avrebbero allertato chiunque di tumore), le hanno indicato il tipo di ospedale meglio attrezzato per affrontare il suo problema, hanno espresso il piacere di aver finalmente ricevuto il trattamento che desideravano per lei, dicendole addio, e successivamente sono scomparse.”



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